Il successo della liposcultura lo si deve a due principali fattori: la scarsa invasività degli interventi e la possibilità di operare su aree difficilmente intaccate dalle diete.
Evoluzione di quello che un tempo era definita liposuzione, la liposcultura rappresenta la prima operazione richiesta alla chirurgia estetica, con una domanda che è sempre più trasversale e non conosce selettività di Genere.
Se la chirurgia e la medicina estetica non sono più soltanto pratiche riservate a pochi eletti, ma rappresentano oggi una pratica diffusa su ogni segmento della popolazione, lo si deve soprattutto agli enormi progressi che la chirurgia plastica ha fatto negli ultimi due decenni.
Lo sviluppo tecnologico degli strumenti chirurgici e il netto miglioramento farmacologico hanno reso gli interventi di liposcultura sempre più sicuri e con tempi di recupero sempre più ridotti, spesso compresi in appena pochi giorni.
L’Italia rappresenta il quarto Paese al mondo per numero percentuale d’interventi in chirurgia plastica, dopo Stati Uniti, Brasile e Giappone (per numero di interventi ogni 1000 abitanti; fonte Isaps). L’elevata qualità della scuola italiana e una spiccata attenzione all’estetica sono i perni culturali sui quali poggia l’incremento annuale degli interventi registrati in casa nostra, con un livello di sicurezza e di soddisfazione dei risultati vicino al 100%.
In Italia 50.000 interventi di liposcultura all’anno
La liposcultura rappresenta sotto questo profilo la punta di diamante della chirurgia estetica in quanto contrasta il sempre crescente aumento di peso delle popolazioni dei Paesi industrializzati, oltre a fornire interventi specifici per eliminare il tessuto adiposo in eccesso che si deposita in zone poco influenzate dalle diete, come il collo, le ginocchia o la cellulite.
I maggiori vantaggi riscontrati dai pazienti che si sono sottoposti ad interventi di liposcultura si riscontrano nella presenza dei segni postumi degli interventi, assolutamente ridotti rispetto al passato. L’utilizzo di cannule di diametro ridotto (al di sotto dei 3mm) consente di sfruttare le pieghe naturali della pelle per andare a compiere quelle incisioni attraverso le quali si aspira poi il grasso; questo accorgimento lascia così soltanto piccoli segni di taglio che, oltre ad esser poco visibili, tendono a cicatrizzarsi completamente, scomparendo tra le stesse pieghe.
È pertanto sempre consigliato effettuare trattamenti diversi per asportare, da una stessa zona, quantità maggiori di grasso; in questo modo si potranno utilizzare sempre cannule di diametro inferiore ai 3 millimetri, senza dover ricorrere a diametri maggiori.
Nonostante ecchimosi, ematomi ed edemi siano sempre fastidiosi, qualora dovessero comparire (non si verificano necessariamente durante gli intereventi di liposcultura) il loro naturale rientro è nell’ordine di qualche giorno, o al massimo un paio di settimane sulle zone più sensibili.
Anche per il 2018 il trend per la chirurgia estetica sembra orientato a combattere innanzitutto contro il grasso in eccesso, rimuovendo le sacche di deposito di grasso che si vanno a formare su gambe e addome, fianchi e glutei; ecco perché la liposcultura rappresenterà ancora il principale intervento chirurgico scelto da tutti coloro che intendono modellare il proprio corpo.